Abbiamo deciso di aderire all’appello per l’unità per la Pace promosso della Fondazione PerugiAssisi. Un invito voluto per chiedere a tutte le realtà attive nel costruire un mondo senza conflitti di diventare co-protagonisti della Marcia PerugiAssisi per la Pace e la fraternità che si terrà domenica 12 ottobre. Un’ adesione, la nostra, dovuta per rispetto alla nostra storia e per ribadire il nostro impegno contro ogni forma di violenza, soprattutto in tempi dove la forza sembra essere tornata la soluzione primaria per risolvere i contrasti o, semplicemente, per conquistare vantaggi economici e politici. Un rifiuto della guerra profondo che non ha bisogno di altre parole da aggiungere alle molte già scritte da filosofi, sociologi, scrittori e pensatori fin dall’antichità e che sintetizziamo con la frase di Albert Einstein: “la guerra non si può umanizzare, si può solo abolire”. Rinneghiamo anche l’idea di “se vuoi la pace, prepara la guerra”, già smentita dalla storia, per un più sano concetto di “se vuoi la pace, prepara la pace”. E allora ci impegneremo a dare il nostro piccolo contributo per prepararla, rifiutando ogni politica di riarmo e unendoci a tutti coloro che perseguono il sogno di un mondo in Pace. E condividendo i suggerimenti dei promotori per costruire una cultura di Pace consultabili qui. Approfittiamo per rilanciare la lettera con l’invito all’unità firmata da Flavio Lotti, Presidente Fondazione PerugiAssisi per la Cultura della Pace.
La lettera di Falvio Lotti
Care amiche, cari amici,
nel mese di giugno che si è appena concluso abbiamo contribuito ad organizzare e partecipato a tre significative manifestazioni nazionali. Ora è il tempo di organizzarne una tutti assieme.
Conosciamo e rispettiamo le ragioni che hanno portato a tre manifestazioni distinte. Ora siamo tutti chiamati a riconoscere le ragioni per organizzare assieme la più grande di tutte le manifestazioni per la pace.
Un anno fa, il 17 luglio, abbiamo lanciato un appello per una mobilitazione straordinaria all'insegna del motto "Prima di tutto la pace!": cos'altro deve succedere per capire che dobbiamo reagire a questo grande pericolo?
Il 21 settembre, nella Giornata Internazionale della Pace, ci siamo ritrovati ad Assisi in tanti, persone, associazioni, gruppi, scuole, enti locali, parlamentari italiani ed europei, forze politiche per riflettere, progettare e marciare assieme. Da allora non abbiamo mai smesso di sostenere anche la più piccola delle iniziative che molti hanno deciso di promuovere per fermare le stragi impunite che si susseguono, la guerra in Ucraina, il genocidio a Gaza, la corsa al riarmo, l'attacco all'Europa, all'Onu, alla democrazia e alle istituzioni internazionali democratiche, al multilateralismo e alla giustizia penale internazionale, alla partecipazione democratica, al diritto al dissenso, alla protesta e alla resistenza nonviolenta, alla solidarietà e alla cooperazione internazionale.
Abbiamo partecipato alla manifestazione (controversa) del 15 marzo per l'Europa (di pace), a quella del 5 aprile convocata dal Movimento 5 Stelle contro il riarmo e la carneficina di Gaza, alla manifestazione nazionale di Roma del 7 giugno promossa da PD, Movimento 5 Stelle e Avs per fermare il massacro del popolo palestinese, alla Marcia nazionale "Save Gaza" da Marzabotto a Monte Sole del 15 giugno, alla manifestazione nazionale del 21 giugno contro guerra, riarmo, genocidio e autoritarismo promossa da StopRearmEurope.
Questa serie di manifestazioni nazionali (che si è intrecciata anche con quelle altrettanto necessarie contro il decreto sicurezza e centinaia di manifestazioni locali) è stata molto importante ma ora dobbiamo lavorare tutti assieme per una imponente manifestazione nazionale unitaria.
Domenica 12 ottobre si svolgerà la Marcia PerugiAssisi per la pace e la fraternità. Noi la mettiamo a disposizione di tutti gli organizzatori e organizzatrici delle tre manifestazioni nazionali del 7, del 15 e del 21 giugno.
Abbiamo bisogno di unire e di essere uniti. Abbiamo bisogno di essere segno di unità, di volontà e determinazione. Solo così saremo credibili e contagiosi.
Abbiamo bisogno di unire tutte le donne, gli uomini e le istituzioni che vogliono la pace per passare da una mobilitazione straordinaria a una mobilitazione permanente.
Abbiamo bisogno di ricostruire una coscienza, una cultura e una politica di pace. Abbiamo bisogno di ricostruire la capacità nostra e delle nostre istituzioni di "fare la pace". Abbiamo bisogno di ricostruire la politica e le istituzioni della pace. Dalla più piccola alla più grande. Partendo dai paesi e dai quartieri delle nostre città, passando per l'Europa, fino ad arrivare all'Onu.
A questo deve servire anche la preparazione della Marcia PerugiAssisi del 12 ottobre.
Incontriamoci presto. Organizziamola assieme!
Perugia, 2 luglio 2025
Flavio Lotti
Presidente Fondazione PerugiAssisi per la Cultura della Pace
Per approfondire
www.perugiassisi.org
www.perugiassisi.org/marcia-2025/#aderisci